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PAPI – Pen And Pencil Interviewing

Acronimo dell'intervista faccia a faccia "con carta e penna", distinta in questo senso dall'intervista assistita da computer, detta CAPI, Computer Assisted Personal Interviewing.

Parametro

Quantità incognita che può assumere valori in un determinato intervallo. Negli studi statistici, ricorre in espressioni inerenti a caratteristiche di una distribuzione di frequenze ("parametri della popolazione") o in modelli che descrivono ipotesi stocastiche (per esempio, parametri di regressione).

Parametro di scala

Parametro della distribuzione di frequenze funzionalmente legata alla scala della variabile. Nella distribuzione normale, è lo scarto quadratico medio.

Periodo

In senso matematico, è l'intervallo di tempo a distanza del quale ricorrono valori coincidenti della serie. Di periodo w è la serie per la quale vale u(t+w)=u(t) per ogni t. In senso esteso, l'espressione è talvolta usata per descrivere l'intervallo o l'intervallo medio tra punti caratteristici di una serie, per esempio, tra due picchi.

Periodo di base

Periodo di tempo che viene calcolato come riferimento per un numero indice o per un altro rapporto. Di solito, il periodo è un anno, ma può trattarsi di periodo più breve, fino ad un giorno, o più lungo, come un insieme di anni, secondo l'oggetto e gli obiettivi dell'analisi e i dati disponibili.

Periodo tipico

Periodo di riferimento dei pesi usati per il calcolo di numeri indici ponderati. Può coincidere con il periodo di base.

Peso

Coefficiente che esprime l'importanza di un'entità in rapporto all'insieme cui appartiene. Nella teoria dei numeri indici, il peso-base è quello inerente al tempo cui si vuole riferire l'insieme dei numeri della serie. Nella teoria del campionamento, si usano pesi per riportare i dati di un campione all'universo: questi pesi dipendono sia dalla probabilità di inclusione delle unità, sia dalla frequenza di mancate risposte constatate nella fase di rilevazione dei dati.

Piano di campionamento

Piano, o disegno, o schema, di campionamento è l'insieme delle decisioni prese nel formare un campione. In alcuni casi, il metodo viene impiegato per comprendere anche il metodo di stima. In genere, il piano campionario comprende: (a) la struttura del campione (stratificazione, gerarchizzazione dei livelli ai quali selezionare i campioni); (b) le regole seguite per la selezione delle unità (con o senza reimmissione, sistematica, con probabilità costanti o variabili); (c) la rotazione delle unità nelle varie occasioni d'indagine; (d) l'eventuale compenetrazione dei sub-campioni per la stima dell'effetto delle componenti impiegate nella formazione dei dati (intervistatori, codificatori, supervisori); (e) la numerosità del campione (per strato, ai vari stadi, nelle varie occasioni d'indagine) e la conseguente frazione di campionamento.

Piano di campionamento composito

Schema di campionamento nel quale le varie parti del campione sono selezionate con metodi differenti. Per esempio, un campione della popolazione residente su un'area può essere formato selezionando un campione di aree in ambiente cittadino e un campione sistematico da liste in ambiente rurale. Si può considerare questo tipo di campionamento un caso particolare del campionamento complesso. Il termine non è universalmente accettato.

Piano di codifica

Corrispondenza tra i codici delle modalità delle variabili e le risposte ottenute. Il piano di codifica comprende anche il codice delle modalità di "non risposta", il codice di "non pertinenza" della domanda per determinati insieme di unità, l'eventuale ricodifica delle "modalità complementari", come la modalità "Altro (specificare)" alla fine di una lista di modalità qualitative, nonché la codifica delle risposte ottenute "in chiaro", ossia nella forma libera, non precodificata. In quest'ultimo caso, il piano di codifica può prevedere più variabili di risposta da codificare in relazione ad una domanda complessa.

Piano di controllo

Elenco dei controlli da eseguire sui dati che si intendono rilevare. Il controllo può riguardare (a) la semplice verifica del campo di variazione delle variabili, (b) il controllo della verosimiglianza dei codici registrati sulla base di ipotesi distributive delle variabili, (c) il controllo di compatibilità tra modalità di domande diverse, che comprende come caso particolare il controllo della coerenza contabile di grandezze correlabili, (d) il controllo della concordanza tra diversi osservatori dello stesso fenomeno o tra fonti alternative dello stesso fenomeno, (e) altri controlli statistici.

Piano d'indagine

Espressione che mira a descrivere l'intero processo di rilevazione, elaborazione ed analisi in una indagine statistica. Sono parti fondamentali del piano d'indagine il piano di rilevazione, i piani di controllo e revisione dei dati, i piani per la stima dei parametri oggetto di ricerca.

Piano di rilevazione

Piano, o disegno, di rilevazione è l'insieme delle fasi elementari per l'espletamento della rilevazione dei dati in un'indagine statistica. Il piano di rilevazione comprende, dunque, sia il piano di campionamento (ovviamente, se l'indagine è di tipo campionario), sia le scelte per la rilevazione (diretta o indiretta, tra i metodi diretti, l'autosomministrazione di questionari o la somministrazione mediante rilevatori), sia la predisposizione degli strumenti (questionario, altro) e la formazione del personale (rilevatori, codificatori, supervisori) da adibire alla rilevazione delle informazioni.

Piano sperimentale

Piano di ripartizione del campione tra le modalità della o delle variabili di cui si vuole controllare l'effetto sulla cosiddetta "variabile di risposta" sperimentale.

Picco, di serie, di distribuzione

In una serie ordinata, è un'osservazione se il suo valore è più grande dei due valori adiacenti. Analogamente, nella rappresentazione di una distribuzione ordinata di frequenze, un picco è una classe con densità di frequenza superiore alle due classi adiacenti.

Pittogramma

Disegno per la rappresentazione di quantità. Una delle applicazioni pittoriche alla rappresentazione di frequenze o intensità di fenomeni consiste nel disegnare una figura stilizzata di ampiezza proporzionale al fenomeno; un'altra è quella di rappresentare una serie di figure stilizzate in proporzione all'ampiezza del fenomeno, ma in questo senso il pittogramma diventa un diagramma a barre.

Plausibilità (di un dato)

Ragionevole compatibilità del dato con altre informazioni, esterne al dato stesso, delle quali è in possesso chi valuta il dato e alle quali accorda fiducia. Si può considerare un aspetto della qualità dei dati, anche se la plausibilità così intesa è soggettiva, non misurabile, e, quindi, solo in parte concettualmente sovrapposta con la "attendibilità" statisticamente valutata dei dati.

Poligono delle frequenze

Diagramma che rappresenta una distribuzione di frequenze. Le frequenze di ciascuna classe sono rappresentate come un rettangolo la cui base è l'intervallo della classe e l'altezza è la "densità", ottenuta rapportando la frequenza all'ampiezza dell'intervallo della classe.

Ponderazione

Attribuzione di un insieme di pesi ad un insieme di entità. A fini di stima, si ponderano le unità d'analisi. Ordinariamente, le unità si pesano con l'inverso della probabilità di estrazione. Nell'analisi di relazione tra variabili, si possono ponderare le variabili secondo l'importanza che hanno per l'obiettivo dell'analisi. Per esempio, le variabili selezionate per rappresentare un concetto possono essere ponderate in ragione della "saturazione" del concetto rappresentato.

Popolazione standard

Popolazione usata come base per il calcolo di stime di più sub-popolazioni che si vogliono confrontare. Il riferimento ad una stessa popolazione permette di ignorare l'eventualmente diversa struttura delle sub-popolazioni confrontate. Si usa questo metodo, tra l'altro, per calcolare tassi standard di fecondità e mortalità.

Popolazione statistica, universo

Ogni insieme finito o infinito di unità statistiche. Il termine ha ormai sostituito quello di "universo", usato in altri tempi per designare l'analogo concetto e derivante dall'"universo del discorso" della logica. Un altro termine praticamente sinonimo è "aggregato statistico". Un termine desueto è "collettivo statistico". Una popolazione si dice "finita", se è costituita da un numero finito di unità, "infinita" altrimenti. In una indagine statistica si possono individuare diverse popolazioni: (a) una popolazione obiettivo, o ideale, che è la popolazione sulla quale si intende condurre l'indagine; (b) una raggiungibile con i mezzi a disposizione, per esempio, in una indagine postale, è l'insieme delle unità delle quali si possiedono gli indirizzi esatti; (c) quella raggiunta, o rilevata, o osservata nell'indagine o nell'esperimento; (d) quella di riferimento, ossia quella alla quale si riportano le stime e si estendono le verifiche effettuate sulle ipotesi di ricerca saggiate con l'indagine o l'esperimento. La popolazione di riferimento può essere quella osservata, oppure quella ideale, eventualmente corretta per tener conto della parte non rilevata.

Popolazione tipo

Popolazione reale o fittizia, ma di struttura stabile, i cui effettivi per età e/o per altra variabile di classificazione servono come coefficienti di ponderazione per il calcolo dei tassi standardizzati.

Precisione

Se riferito ad uno stimatore (o alla stima), è espressione del grado di dispersione, attorno al valore atteso, di una classe di misure (dette stime) ottenibili da ipotetiche replicazioni, in identiche condizioni, della procedura di campionamento. La misura della precisione è data dal reciproco dell'errore medio di stima: tanto maggiore è l'errore medio, tanto minore è la precisione. Se riferito a singole misure, il termine esprime l'entità dell'approssimazione della misurazione stessa. Si dice precisa una misura il cui grado di approssimazione non supera un prestabilito limite di tolleranza. Il termine preciso si applica anche allo strumento di rilevazione.

Precisione relativa

Misura della precisione rapportata ad un valore di riferimento. Taluni usano l'espressione come sinonimo di "efficienza relativa", ossia del rapporto tra varianze di stima di due disegni campionari basati sulle stesse unità campionarie e la stessa dimensione campionaria.
valore della o delle variabili predittive.

Pre-test

Test svolto prima della rilevazione dei dati per verificare la forma migliore di un quesito o di un aspetto del questionario. Il pre-test implica (a) la somministrazione di forme alternative di quesiti o di questionari a insiemi casualmente determinati della popolazione oggetto di rilevazione, (b) la somministrazione della stessa forma a gruppi di popolazione caratterizzati dall'essere il più possibile diversi tra loro per cultura, professione, età o altre caratteristiche che possono essere correlate alla inesatta percezione del significato del quesito. Per la formulazione definitiva del questionario si conducono spesso più pre-test, in sequenza o in parallelo.

Previsione

Termine usato nel senso più comprensivo per indicare l'attesa matematica di una variabile casuale o l'accadimento probabilistico di un evento casuale. Previsione e predizione sono spesso usati come sinonimi per indicare il valore che una grandezza assumerà in un futuro precisato. Si giustappone in questo senso a "stima", che determina il valore attuale della grandezza. Il termine "errore di previsione" si usa talvolta per indicare anche l'errore di interpolazione nell'analisi di regressione.

Probabilità

La probabilità è un concetto fondamentale della statistica che può derivare sia dal grado (soggettivo) di fiducia, sia come limite della frequenza di una serie casuale infinita. Ambedue gli approcci sono problematici e quale sia l'assiomatizzazione più opportuna della teoria della probabilità dipende dalle propensioni personali. Fortunatamente, ambedue gli approcci portano quasi alle stesse conclusioni pratiche.
Probabilità di selezione, di inclusione nel campione Valore positivo assegnato alle unità della popolazione per la selezione con procedure di campionamento probabilistico. La probabilità di selezione può essere costante o variabile, è variabile, in linea di massima, quando la probabilità è in qualche senso correlata con la variabile oggetto d'indagine. Tra le probabilità variabili di selezione, è particolarmente interessante l'assegnazione di probabilità proporzionali alla dimensione delle unità. In un campionamento su più stadi, la probabilità di selezione delle unità finali è data dal prodotto delle probabilità di selezione delle unità ai vari stadi.
Programma Statistico Nazionale (PSN)
Documento predisposto dall'ISTAT per pianificare l'attività statistica di interesse pubblico affidata al Sistema statistico nazionale. Il PSN ha durata triennale e viene aggiornato annualmente secondo procedura che si conclude con la emanazione di un decreto di approvazione del Presidente del Consiglio dei Ministri, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica unitamente al decreto del Presidente della Repubblica contenente l'elenco delle rilevazioni per le quali sussiste, per i privati, l'obbligo di risposta. I lavori previsti dal PSN sono classificati nelle tre categorie delle "rilevazioni" di nuovi dati, "elaborazioni" di dati già disponibili, "studi progettuali".

Proiezione

Il termine è usato in due sensi interconnessi: (i) in relazione a una serie storica, è un valore futuro calcolato in funzione di assunti sui cambiamenti probabili, (ii) l'attesa probabilistica di una variabile, in particolare nell'analisi di regressione, dove si "predicono" i valori della variabile dipendente.

Prove indipendenti

Le ripetizioni di un evento si dicono indipendenti se la probabilità di accadimento di un determinato risultato in una prova è indipendente dai risultati delle altre. Nel campionamento di attributi, le prove indipendenti si dicono anche "bernoulliane". Questa terminologia si usa anche per l'estrazione di palline da un'urna reinserendo le palline dopo ciascuna estrazione ("campionamento con reinserimento"), lancio di dadi e altri giochi associati alla teoria delle probabilità.