T

Tabella di contingenza

Con riferimento a due variabili qualitative, è la tabella a due entrate (righe, colonne) nella quale sono classificabili le osservazioni di un aggregato statistico. Nella tabella, l'elemento nij, all'incrocio della riga i e della colonna j, è il numero di unità statistiche che possiedono congiuntamente la modalità i-esima della variabile posta nel senso delle righe e la caratteristica j-esima di quella posta nel senso delle colonne.

Tabella di frequenze

Tabella nella quale i singoli valori rappresentano la frequenza, assoluta o relativa, del verificarsi congiunto delle modalità incrociate nella tabella. Se si pongono in relazione due variabili X e Y, il valore nij all'incrocio della riga i e della colonna j, è il numero di volte in cui, nel campione esaminato, le unità possiedono la modalità xi di X e la modalità yj di Y. Se le variabili X e Y sono dicotomiche, la tabella è detta "tetracorica".

Tabella di intensità

Tabella nella quale i singoli valori rappresentano il totale aggregato di una variabile statistica posseduto dalle unità caratterizzate dalla combinazione di modalità delle variabili incrociate per costruire la tabella. Se si pongono in relazione due variabili X e Y, il valore zij all'incrocio della riga i e della colonna j, è il totale del carattere Z posseduto, nel campione esaminato, dalle unità caratterizzate congiuntamente dalla modalità xi di X e dalla modalità yj di Y.

Tasso demografico

Rapporto tra il numero di eventi osservati (nascite, morti, decessi etc.) e la popolazione media del periodo d'osservazione. Si dice "istantaneo" il limite cui tende un tasso riferito all'unità di tempo, al tendere a zero del periodo d'osservazione.

Tasso specifico

Tasso calcolato con riferimento a un particolare sottogruppo della popolazione, invece che all'intera popolazione. Per esempio, i tassi di mortalità possono essere specifici per età, e cioè, calcolati per ciascuna classe di età identificata della popolazione.

Tasso standardizzato

Tasso inerente ad un determinato fenomeno (natalità, nuzialità, mortalità etc.) risultante dalla mediazione di tassi specifici calcolati per singole modalità di una variabile della quale si vogliono rimuovere gli effetti con pesi dati da popolazioni-tipo. Per esempio, siano wi il tasso specifico di mortalità della classe di età i-esima (i=1, .., k) e pi la frequenza della popolazione tipo per la stessa classe di età. Il tasso standardizzato per età è dato da [Image]. Il confronto dei tassi standardizzati di diverse categorie di popolazione indica quali sarebbero i differenziali di rischio di morte delle popolazioni se queste avessero la stessa struttura per età.

Tasso statistico

Valore caratteristico delle variazioni relative di una grandezza Y in funzione delle variazioni di un'altra grandezza X da cui Y dipende o alla quale essa corrisponde per il confronto desiderato. Per esempio, sono tassi i rapporti tra il numero di leucociti per quantità di volume di sangue, il capitale circolante per l'entità dei debiti a breve termine, la densità di abitanti per chilometro quadrato. I tassi statistici sono caratterizzati da una distribuzione statistica dei valori. In inglese corrisponde al termine rate. Un tasso è continuo, o istantaneo, se Y è una funzione continua di X e il rapporto è il limite al tendere a zero dei valori di X. Cioè, per ogni coppia di valori (X,Y), il tasso istantaneo T è dato da [Image], dove [Image]denota il valore incrementale di Y.

Tecnica di Politz-Simmons

Tecnica adottata nelle indagini campionarie per eliminare, in certe condizioni, la distorsione nella stima di parametri basata su osservazioni raccolte presso le famiglie o le imprese applicando la tecnica del richiamo dei mancati rispondenti. La stima è corretta con la "probabilità di rispondere", stimata in base alla frequenza della presenza del rispondente nelle date o negli orari nei quali viene svolta la rilevazione.

Tendenza centrale, centralità

Modo di indicare la tendenza delle frequenze di una distribuzione a disporsi attorno al centro della distribuzione stessa. Le più comuni misure di tendenza centrale sono le cosiddette "misure di locazione", che comprendono le medie, la mediana e la moda. La rappresentatività della misura di centralità rispetto all'intera distribuzione è valutabile in funzione della variabilità: quanto più variabile è la distribuzione, tanto meno rappresentativa è la misura di centralità.

Trasformazione di variabile

Trasformazione di una variabile statistica in un'altra, di solito mediante una equazione matematica. Normalmente, la trasformazione è eseguita per ricondurre una distribuzione data ad una funzione distributiva di forma e proprietà note. Una tipica trasformazione è la "standardizzazione" della variabile.

Trend

Nell'analisi delle serie temporali, si dice trend, o "trend secolare", o "tendenza", un movimento in una serie temporale che si ipotizza essere, assieme alle oscillazioni e alle componenti casuali, all'origine della variabilità dei valori osservati.