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Fase, di serie

Intervallo tra due punti di inversione della tendenza (picchi o avvallamenti) di una serie ordinata temporalmente o spazialmente.

Fase di un'indagine

In una indagine statistica, si possono individuare varie fasi: (i) l'astrazione, ossia l'ideazione degli obiettivi dell'indagine e la determinazione delle strategie di rilevazione e di analisi dei dati e di diffusione dei risultati, (ii) la rilevazione dei dati, che comprende anche l'esecuzione di tecniche di controllo della qualità dei dati, (iii) l'elaborazione statistica dei dati, che comprende la codifica delle informazioni in chiaro, la revisione manuale ed elettronica delle informazioni raccolte, l'elaborazione con metodi statistici e matematici mediante strumenti in genere elettronici, (iv) l'interpretazione dei risultati in rapporto agli obiettivi, (v) la diffusione dei risultati e quindi anche la stesura di uno o più rapporti di ricerca nei quali si descrivono le scelte metodologiche salienti. Tutte queste fasi sono interconnesse: errori commessi in una fase gravano nelle fasi successive. Per questo, nella fase di astrazione dell'indagine, si traccia un "profilo degli errori", nel quale si evidenziano le fasi che saranno percorse, gli errori che si rischia di commettere e si può quindi immaginare quali strategie seguire per prevenire o contenere gli errori. La rilevazione principale di un'indagine è spesso preceduta o seguita da indagini per la verifica dell'accuratezza della rilevazione. Se la verifica si basa sulla riproposizione di una parte o di tutto l'insieme dei quesiti posti nella rilevazione principale, l'indagine supplementare si denomina "reintervista".

Fattibilità delle statistiche

Indica la pratica realizzabilità di rilevazioni e delle relative statistiche (CEE 94/0026). La fattibilità è correlata alla economicità della rilevazione, alla problematicità dell'impianto di rilevazione, alla disponibilità di stimatori e di informazioni ancillari idonee alla stima. Nell'ambito delle statistiche comunitarie, la fattibilità è un presupposto per l'armonizzazione delle statistiche.

Fenomeno oggetto di rilevazione

In una indagine o in un esperimento statistico, è un fatto, un tratto, una dimensione latente della popolazione statistica su cui svolge l'indagine o l'esperimento. I fenomeni sono il contenuto della ricerca che si cerca di misurare, catalogare e rappresentare, nonché analizzare e prevedere ponendoli in relazione, ipotizzando strutture e regolarità, inventando teorie. Di un fenomeno oggetto d'indagine si può rilevare una o più variabili. Se si tratta di un fenomeno non osservabile, o "latente", per rappresentare il quale sono state osservate più variabili, mediante tecniche di riduzione delle dimensioni (multivariate o non), si possono stimare le dimensioni latenti del fenomeno. Per esempio, per valutare l'intelligenza si possono somministrare più test psicometrici e sintetizzare i punteggi ottenuti sui test con tecniche elementari o con più sofisticate tecniche multivariate. Parimenti, per stimare la variazione dei prezzi in un'area, si medieranno i prezzi di un paniere di beni e servizi acquisiti dai consumatori nell'area.

Finalità statistiche

Espressione utilizzata per indicare che la rilevazione e l'analisi di dati hanno scopi di documentazione statistica. Si giustappone a finalità di ogni altro tipo, amministrativo, giudiziario etc.. Le finalità statistiche escludono che l'identità delle unità abbia interesse per l'utilizzatore dei dati, pertanto l'identità delle unità statistiche individuali è utilizzata solo a fini di rilevazione dei dati e i risultati sono presentati in forme che garantiscono il segreto statistico sui dati raccolti.

Flusso informativo

Insieme delle informazioni che "transitano" in un sistema informativo e che descrivono le attività dell'ente entro cui il sistema è attivo. Si tratta dell'insieme dei dati utili alla gestione dell'ente e, quindi, i flussi informativi non sono costituiti solo da dati di flusso, ma anche da dati di stock e da indicatori qualitativi e quantitativi di gestione, di analisi e di previsione dei fenomeni su cui il sistema intende informare.

Forzatura

Operazione che consiste nel sostituire i valori di una o più variabili dopo l'analisi di compatibilità sulla base di regole e metodi prestabiliti (v. Metodi di imposizione automatica). Anche la modalità forzata si denomina forzatura.

Frazione di campionamento

Nel campionamento di una popolazione finita, è il rapporto n/N tra il numero di unità campionarie, n, e il numero di unità della popolazione, N. Se la selezione del campione è effettuata da più strati, la frazione di campionamento riguarda i singoli strati oltre che l'intera popolazione. Da ogni strato può essere selezionata una frazione di campionamento differente. Se la frazione di campionamento è costante negli strati, il campione, detto "stratificato proporzionale", ha la caratteristica di essere autoponderante.

Frequenza

Numero di volte in cui è verificato un certo evento, o il numero di unità della popolazione che cadono in una data categoria. Se la frequenza è rapportata al numero di unità esaminate, si dice "frequenza relativa", o "proporzione".

Frequenza assoluta

Frequenza del realizzarsi di una modalità di una variabile. Con riferimento a più variabili simultaneamente considerate, è la frequenza del realizzarsi congiunto di una combinazione di modalità delle variabili considerate. L'insieme delle frequenze assolute di una variabile si dice "distribuzione di frequenza (assoluta)". Le frequenze assolute si distinguono da quelle "relative".
Frequenza cumulata Con riferimento alla distribuzione di frequenze della variabile X, è cumulata fino alla modalità x0 la somma delle frequenza fino a quella – e inclusa quella- della modalità x0 .

Frequenza di categoria

Con riferimento ad una o più variabili nominali, è la frequenza di una categoria. Siccome in inglese la modalità di una variabile nominale si dice cell, la frequenza di categoria è talvolta, impropriamente, detta frequenza di cella.

Frequenza relativa

Con riferimento ad una variabile, è il rapporto tra la frequenza "assoluta" del realizzarsi di una modalità della variabile e la frequenza totale. Con riferimento a più variabili simultaneamente considerate, è la frequenza relativa del realizzarsi congiunto di una combinazione di modalità delle variabili considerate. L'insieme delle frequenze relative di una variabile si dice "distribuzione di frequenze (relative)". Il totale delle frequenze relative è pari a 1. Spesso, la distribuzione di frequenze relative è espressa come percentuale, ossia ciascuna frequenza relativa è moltiplicata per 100 e, quindi, sull'insieme delle modalità, dà per somma 100.

Funzione di densità di probabilità

Espressione alternativa per "funzione di frequenza" quando la distribuzione è di tipo probabilistico.

Funzione distributiva (di frequenze)

Espressione che stabilisce la frequenza di una variabile quantitativa come funzione del valore della variabile. Se non è diversamente specificato, la frequenza totale è 1, e quindi ogni frequenza è intesa in relazione al totale delle frequenze. Il concetto di funzione distributiva è estendibile al caso "bivariato", ossia alla relazione tra le frequenze e i valori congiuntamente assunti da due variabili. Il concetto è analogamente estendibile al caso "multivariato".